Per tre secoli il palazzo rimase di proprietà dei Bellomo, ma nel 1722
le monache dell'attiguo monastrero di San Benedetto lo acquistarono e lo
utilizzarono come magazzino e dormitorio.
Con le leggi di espropriazione del 1866, si fece un uso improprio del
complesso, fino a quando, nel 1901, fu ceduto all'Amministrazionedelle
Belle Arti, che operò i primi restauri.
La Galleria Regionale di Palazzo Bellomo fu realizzata nel
1940, a causa del distacco della raccolta medioevale e moderna dal
complesso preistorico e classico del Museo
Archeologico Nazionale. Sin dall'inizio il nucleo di questa
raccolta è costituito da opere d'arte provenienti da chiese e conventi
soppressi, di Siracusa e di altre località della Sicilia orientale.
Succesivamente e progressivamente la raccolta si è arricchita di reperti
e opere provenienti da acquisti, donazioni, raccolte private e monumenti.
La visita comincia dal pianterreno, diviso in 4 sale, dove vi è l'ala
più antica del palazzo, risalente all'età federiciana. Nei suoi ampi vani
quadrangolari, coperti da volte a crociera, si conservano reperti
scultorei sia di età paleocristiana che bizantina. Notevole nello stesso
vestibolo una lastra marmorea di arte araba di San Marziano e due leoni
stilofori del XII° secolo.
Oltre il cortile catalano, a ridosso della scala, vi è il Cortile
delle Palme (XVIII° secolo), lungo le cui pareti sono raccolti stemmi
Siracusani marmorei, sia civili che religiosi, di diversa provenienza,
fra cui il grande stemma con l'insegna cittadina raffigurante il castello
e i monumentali stemmi vicereali spagnoli (originariamente sulla Porta
Reale e sulla Porta di Ligne).
Salendo quindi per la bella scala catalana e percorsa la loggia, si
accede al primo piano, che è diviso in 16 sale, numerate da 5 a 20. Di
particolare interesse, nella sala 5, è la famosa Annunciazione di
Antonello da Messina, commissionata per la Chiesa dell'Annunziata
di Palazzolo Acreide nel 1474 e acquistato successivamente dal Regio
Museo Archeologico di Siracusa nel 1907. Altra opera notevole è Il
seppellimento di Santa Lucia di Michelangelo Merisi da Caravaggio,
ospite nella sala 6 in deposito temporaneo dalla Chiesa
di Santa Lucia. Questa grande tela è la prima opera siciliana del
Caravaggio, che qui soggiornò, nell'autunno del 1608, in fuga da Malta.
Gli orari di visita sono i seguenti:
- Tutti i giorni
dalle ore 9.00 alle ore 14.00.
- Domenica e festivi
dalle ore 9.00 alle ore 13.00.