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Palazzo Cosentini Ragusa |
Palazzo Cosentini si trova all’angolo tra Corso Mazzini e la Salita Commendatore, la sua costruzione risale agli anni settanta del 700, per iniziativa del barone Raffaele Cosentini, a pianta rettangolare, si sviluppa su tre livelli. Il palazzo risulta ben visibile da Piazza della Repubblica dove si trova la Chiesa SS Anime del Purgatorio.
Palazzo Cosentini, è il classico esempio, tipico nella Sicilia sud-orientale, in cui le mensole sotto i balconi presentano caratteristiche scultoree con figurazioni eccezionali sia per i temi che per le figure riportate, spesso grottesche e con il chiaro intento di stupire il passante. Il risultato è che le facciate dei palazzi diventano spesso elementi innegabili di valorizzazione dell’ambiente urbano. A Ragusa, altri esempi sono dati dalle facciate di palazzo La Rocca, palazzo Bertini e palazzo Zacco; A Scicli, per rimanere nel ragusano, sono da ricordare le facciate del palazzo Beneventano a Scicli, uno degli esempi più noti in Sicilia di raffigurazioni grottesche.
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L’ingresso del palazzo si trova sulla salita del Commendatore, una delle
vie principali quando ancora non esisteva il Corso Mazzini; si presenta
con due semipilastri, ormai corrosi, e un grande cornicione.
Alla destra del portone di ingresso, sul secondo piano, un balcone con
sotto cinque mensoloni, ognuno composto da due soggetti sovrapposti
legati probabilmente da un significato simbolico. Il livello sottostante
è costituito da mascheroni grotteschi, alcuni di questi con in bocca
degli animali (rospi, serpenti e gechi). Il livello superiore è
costituito da figure umane, al centro una madre con bambino, ai lati due
figure con cornucopia, testimonianza di abbondanza, e, agli estremi,
due figure femminili a busto scoperto.
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Il prospetto laterale, che da sul corso Mazzini, presenta tre balconi,
anch’essi con mensoloni caratterizzati da mascheroni grotteschi
sovrastati da figure umane. Il primo balcone da sinistra, è
caratterizzato da figure che rappresentano un gruppo di girovaghi. La
figura centrale sembra abbia un copione teatrale, quelle ai lati
strumenti musicali (zufoli, mandolini e tamburi). Sotto ogni figura il
solito mascherone deforme. Il balcone centrale rappresenta figure
femminili cariche di frutti e cornucopie, simboli di abbondanza e
ricchezza. Il terzo balcone, oltre ai soliti mascheroni presenta figure
umane che sembrano prese dalla realtà quotidiana: un uomo con un fiasco
sulle spalle, un suonatore di zufolo, un signorotto, un saltimbanco e
una figura femminile che offre il seno scoperto.
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Che i balconi di Palazzo Cosentini avessero una funzione di quinta
teatrale ne è convinto Salvatore Boscarino che nel suo libro “Sicilia
Barocca” afferma:
“… E’ che queste immagini fossero realizzate per l’osservazione dal
basso ed in movimento è dimostrato dal fatto che queste non rispettano
alcun asse di simmetria geometrica, ma sono generalmente modellate
secondo rotazioni delle figure che consentano più comodi apprezzamenti
dal basso. La facciata in questi casi non è ormai soltanto una
superficie da <<apparare>>, come per una festa continua, ma
ha una funzione specifica: deve stupire, divertire o forse terrorizzare
il viandante…”
Sullo spigolo del palazzo verso la piazza c’è una statua di S.
Francesco di Paola,protettore dei viandanti, che cammina sulle acque.
Sugli spigoli si possono inoltre notare delle paraste che terminano con
capitelli arricchiti con decorazioni tipicamente barocche.
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