L'area attualmente occupata dal Teatro di Verdura faceva inizialmente
parte di un ampio parco di proprietà del principe di Castelnuovo,
l'intero complesso, di quasi 70 000 m², era situato nella Piana dei Colli. Nel XVIII secolo
la tenuta venne venduta e il nuovo proprietario frazionò tutti in sei
aree, un frassineto, un agrumeto, un oliveto, un pistacchieto, un vivaio
e un giardino ornamentale. All'intero dell'area erano presenti tre
grandi viali contornati da cipressi e due nuovi padiglioni, una
foresteria ed una seconda abitazione oltre la villa principale. Venne
anche commissionata una statua allo scultore Ignazio Marabitti nel 1777.
Nel 1808 la tenuta venne ereditata da Carlo Cottone che creò un istituto agrario privato per l'istruzione, la ricerca e la sperimentazione. Successivamente, nel 1819, venne commissionato ad Antonio Gentile un ginnasio.
Nel 1829, la tenuta viene ereditata da Ruggero Settimo, viene proseguita la scia del precedente proprietario e nel 1847
viene inaugurato l'Istituto Agrario. Vi è una divisione del parco in
due aree, quella riservata all'istituto ed alle sue attività didattiche e
quella destinata al giardino ornamentale, vengono poi soppressi i due
viali trasversali, vengono aboliti il frassineto ed il pistaccheto e
vengono ridisegnate le aiuole.
A partire dal 1955 il parco passa sotto la proprietà dell'Opera Pia Castelnuovo dalla quale l'ente autonomo Teatro Massimo affitta l'area del giardino ornamentale creando il teatro, configurazione che mantiene ancora adesso. A partire dal agosto2010 il teatro viene affidato ad enti privati a costo zero e non è più di pertinenza del Teatro Massimo.